Il Gremlin pensoso

Da un po’ di tempo non scrivo. Il Gremlin è stato impegnato... e anche Anna per fortuna ha dovuto lavorare un po’. Certo poi, il lavoro ha anche dei difetti: poco tempo libero. Ma così è!
Beh le feste permettono al Gremlin di fare i suoi pensieri e ad Anna di ascoltarli e metterli in ordine.
Guardo una partita tra ragazzini di circa 10 anni: una cosa improvvisata nei freddi ma soleggiati pomeriggi di Gennaio, in attesa che la scuola riprenda il proprio ritmo e che il solito tram tram ci faccia dimenticare che siamo prima  di tutto esseri umani e non criceti sulla ruota.
Ecco, guardando questi bimbi vedo facce e colori diversi, ascolto nomi italiani e stranieri che vengono urlati al cielo.
Quando si è bambini è tutto più semplice: si gioca insieme, si litiga, ci si picchia pure, ma alla fine c’è sempre quella beata consapevolezza che si rimane amici, comunque e per sempre. Guardo loro e penso a molti adulti che faticano a convivere serenamente in uno stesso quartiere senza darsi fastidio.
Gli esseri umani sono una specie strana: nascono con poche paure e più crescono, più ne sviluppano. Credo sia naturale. La paura é un’emozione utile, ci tiene lontani dai quei pericoli di cui si impara la natura con l’esperienza.
Una volta erano le bestie feroci, ora quali sono i pericoli da cui dobbiamo difenderci? Le macchine che sfrecciano in strada, gli incidenti domestici, le relazioni dannose e poi... le differenze? Non tutte le differenze sono presagio di guai. Senza differenza non ci sarebbero cose nuove, tutto sarebbe monotono. Se non ci fosse il lavoro non ci si accorgerebbe delle vacanze, se non ci fosse morte non si apprezzerebbe la vita, se non ci fosse assenza non si apprezzerebbe la presenza, se non ci fosse buio non si apprezzerebbe la luce. Cosí tutte le cose: se non ci fosse l’uno non si apprezzerebbe l’altro e nemmeno il primo elemento da cui inizia il paragone. Anche nel buio e nella solitudine ci sono cose buone e non si apprezzerebbero se non ci fossero la luce e la compagnia. Come potremmo dormire, riposare o leggere un libro altrimenti? 
Le differenze ci pongono di fronte a cose inaspettate e così siamo costretti ad imparare da esse, a cambiare il nostro modo di guardare alle cose, ad aprirci nuove prospettive, a darci quindi diverse e più numerose possibilità. Le differenze ci aiutano a crescere, ad evolvere.
Guardo questi bambini mentre tutto questo pensieri si avvolgono nella mia mente. D’un tratto penso: si ricorderanno di questa partita tra 20 anni?

...speriamo...

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